Che cos’è, o meglio: cosa vuole essere Riprendersi? Un nuovo festival di cinema? No, almeno per ora. Un convegno? Anche, ma non quello che potreste immaginarvi. Una serie di proiezioni? Sì, ma un po’ diverse dal solito.
Riprendersi cosa, poi? Partiamo da qui, dalla spiegazione del nome. Saranno due giorni dedicati al cinema sul cinema, ai film/doc/corti che parlano di cinema, di film, di attori/attrici/registe/registi/personaggi del mondo e della cultura cinematografica vari, veri o verosimili. Vedremo film/doc/corti a tema, ne parleremo, ne proporremo spezzoni e condivideremo la passione per il cinema, in tutti i sensi possibili.
Ma intendiamo “Riprendersi”, almeno questa volta, anche come un invito: riprendiamoci la sala cinematografica, ritroviamo il gusto di condividere le visioni davanti a un grande schermo, riviviamo la magia di sederci su una poltroncina, al buio, e attendere che il fascio di luce illumini la parete di fronte a noi. Un’esperienza che troppo spesso sottovalutiamo. E quindi sabato mattina avremo un approfondimento sullo stato in cui il cinema in sala si trova, su cosa possiamo fare (e possiamo chiedere che venga fatto) perché la crisi che ora stiamo vivendo possa finire. E senza aver paura (anzi, desiderandolo) di fare qualche bel dibattito sul cinema, perché no?
Incontri, proiezioni, momenti di dibattito. Per Riprendersi il Cinema.
Previsto un premio economico del valore di 200,00€, assegnato dall'organizzazione in accordo con una giuria di critici e programmer.