CRASH vs IL DRAMMA DELLA GELOSIA

Quando "T" mi mostrò l'ematoma sulla coscia, io mi eccitai pensando a Crash di Cronemberg mentre lei si dissociava dall'accaduto rifiutando di candidarsi al ruolo della Vitti ne Il dramma della gelosia; a quel punto ebbi immediatamente un'intuizione; non avevo ancora visto quel film di Ettore Scola ma seppi con certezza assoluta che combinandolo [con la tecnica dello split-screen] a Crash, si sarebbe ottenuto quello che si chiama "evento sincronico", cioè uno spazio/tempo pieno di "coincidenze" e "parallelismi"; e questo perché l'evento che aveva coinvolto me e "T" era frutto di una verità, una verità estrema che non apparteneva né a me né a lei ma ad entrambi noi, all'unisono e che ciascuno dei due aveva visualizzato con questi due titoli così diversi; sapevo che si trattasse di due facce di un medesimo segmento di storia e sapevo ancora prima di mettermi all'editing che la magia fosse già compiuta; in poco tempo ho realizzato il montato che poi è un lavoro di sottrazione audio (come far parlare ad alternanza prima me e poi lei e poi di nuovo me e poi lei, etc); le ragioni di questo gioco: riportare armonia tra noi due e nel medesimo momento offrire una chiave di lettura inedita alla violenza tra i generi. Crash è un perverso noir totalmente privo di ironia che parla di americani erotomani, feticisti ed atarassici, Il dramma della gelosia è una commedia brillante priva di morbosità che parla delle passioni estreme e a tratti teatrali degli italiani, il terzo film che ne è nato, mostra qualcosa di inedito (indefinibile?) che potrebbe forse caratterizzare le passioni contemporanee e quasi certamente la natura di quel momento tra me e "T".

Federico Iris Osmo Tinelli