Private Project

Tomorrow's Body

[eng] Do you ever feel like everything is happening too fast, but at the same time nothing is happening at all? Day after day, layers of time, snapshots of a day that becomes a week, a month, a year – a whole life.
"Tomorrow’s Body" delves into the contradictions of time, particularly in relation to societal expectations and the concept of femininity, often encapsulated by the metaphorical ticking of the biological clock.
In our exploration of time, we aim to unveil the societal pressures that women face, particularly in relation to age and the expectations placed upon them. Blending visual storytelling, symbolism, and narrative experimentation, this film navigates the complexities of feminine identity, offering a fresh perspective on the multifaceted nature of time.
All of this reflects on me, also in relation to the role that my art and creativity play in my life, in an infinite loop where I keep questioning who I am and how much my voice serves a purpose in this world.
Time dictates a foreign rhythm, making me feel overwhelmed, exhausted, consumed, a repetition of yesterday and a hypothesis of tomorrow, in a continuous and necessary search to make sense of repeated actions that make time – my time – seem wasted, infinite yet fickle. Time as something that often takes much more than it is able to give, making me feel simultaneously overwhelmed and trapped inside a bubble, left behind, without ever being able to reach that serenity that – they say – can only be found with that same time that devours me day after day.

TOMORROW'S BODY was selected by the OUTSIDER GARBATELLA FILM FEST in the "Other Languages" category and premiered in Rome in 2023.

[ita] Avete mai la sensazione che tutto stia succedendo troppo in fretta, ma che allo stesso tempo non si stia compiendo nulla? Giorni che si accumulano l’uno sull’altro, strati di tempo, diapositive di una giornata che diventa una settimana, un mese, un anno, una vita intera, in fotogrammi di millesimi di secondo.
"Tomorrow’s Body" narra le contraddizioni del tempo, in particolare in relazione alle aspettative sociali e al concetto di femminilità, spesso racchiuse nel ticchettio metaforico dell'orologio biologico.
Nella nostra esplorazione del tempo, miriamo a svelare le pressioni sociali che le donne affrontano, specialmente in relazione all'età e alle aspettative che gravano su di loro. Mescolando narrazione visiva, simbolismo e sperimentazione narrativa, questo film naviga nella complessità dell'identità femminile, offrendo una prospettiva fresca sulla natura sfaccettata del tempo.
Tutto ciò si riflette su di me anche in relazione al ruolo che la mia arte e creatività hanno sulla mia vita, in un loop infinito in cui continuo ad interrogarmi su chi sono, e su quanto la mia voce abbia uno scopo in questo mondo.
Questo tempo detta un ritmo estraneo, facendomi sentire sopraffatta, sfinita, consumata, ripetizione della me stessa di ieri e ipotesi di una me di domani, in un cercare continuo e necessario di dare un senso a delle azioni replicate, che quel tempo, il mio tempo, lo fanno apparire sprecato, esteso a giornate infinite, ma dalla durata impercettibile. Il tempo come qualcosa che spesso prende molto più di quanto non sia in grado di dare, facendomi sentire contemporaneamente sopraffatta dagli eventi e chiusa in una bolla, obbligandomi a rimanere indietro, senza mai riuscire a ottenere quella serenità che – dicono – si può raggiungere solo con quello stesso tempo che giorno dopo giorno mi divora.

TOMORROW'S BODY é stato selezionato dall'OUTSIDER GARBATELLA FILM FEST nella categoria "Altri Linguaggi" ed è stato proiettato in occasione del festival a Roma nel 2023.

  • Giulia Hrvatin
    Director
  • Margherita Marzari
    Cinematography
  • Matteo Hrvatin
    Editing
  • Giulia Hrvatin
    Performer
  • Margherita Marzari
    Color Grading
  • Matteo Hrvatin
    Titles
  • Daniela Mariti
    Music
  • Leonardo Paoletti
    Sound Design
  • Giorgia Melillo
    Make Up
  • Project Title (Original Language):
    Tomorrow's Body
  • Project Type:
    Experimental, Short
  • Runtime:
    3 minutes 35 seconds
  • Completion Date:
    May 27, 2023
  • Country of Origin:
    Italy
  • Language:
    English
  • Shooting Format:
    Digital
  • Aspect Ratio:
    Mixed
  • Film Color:
    Color
  • First-time Filmmaker:
    No
  • Student Project:
    No
  • Sea Change Film Festival
    Isle of Tiree
    United Kingdom
    September 20, 2024
    Experimental Category Official Selection
  • Star Film Fest
    Sisak
    Croatia
    August 29, 2024
    International Experimental Category
  • OUTSIDER GARBATELLA FILM FEST
    Rome
    Italy
    June 23, 2023
    "Other Languages" Short Film Category
Director Biography - Giulia Hrvatin

[eng] Giulia Hrvatin is a photographer, director and visual artist from Rome.

Her body of work consists of a series of projects in which she explores human nature through movement and dance, utilizing various media. Each story originates from a personal and intimate journey but often ends up delving into universal themes.

Following a degree in Cinema and Visual Arts from the University of Roma Tre, she pursued a three-year master’s program in Photography at Scuola Romana di Fotografia e Cinema. Upon completing her academic journey, she was selected for an internship at Paolo Pellegrin’s studio and attended several workshops and courses to deepen her research path with artists and curators such as Erik Kessels, Federica Chiocchetti, Marco De Mutiis, Mirjam Kooiman and Francesco Zanot.

In addition to a number of independent and self-published photobooks and zines, her pictures have been featured in various magazines and publications such as Io Donna, F-STOP, Period Up, and Lenscratch.

Her projects have been selected and exhibited in multiple festivals in Italy and abroad, among which NaNo Film Festival, Camera Work — OFF, Star Film Fest, Biennale della Fotografia Femminile, FdCM24, Kuala Lumpur Photo Awards, RIURAU Film Festival, Funzilla EXPO, Folkestone Film Festival, OUTSIDER GARBATELLA FILM FEST and QUEER PANDÉMIA.

[ita] Giulia Hrvatin è una fotografa, regista e visual artist di Roma.

Il suo corpo di lavoro consiste in una serie di progetti nei quali esplora la natura umana attraverso il movimento e la danza, utilizzando diversi media. Ogni storia nasce da un percorso personale e intimo, ma la maggior parte delle volte finisce per esplorare temi universali.

In seguito ad una laurea in Cinema e Arti della Visione all’Università di Roma Tre, consegue un master triennale in Fotografia presso la Scuola Romana di Fotografia e Cinema. A conclusione del percorso accademico viene selezionata per uno stage presso lo Studio di Paolo Pellegrin, e frequenta diversi workshop e corsi per approfondire il suo percorso di ricerca con artisti e curatori del calibro di Erik Kessels, Federica Chiocchetti, Marco De Mutiis, Mirjam Kooiman e Francesco Zanot.

Oltre ad una serie di libri e fanzine indipendenti e autoprodotte, le sue fotografie sono state pubblicate su riviste quali Io Donna, F-STOP, Period Up, e Lenscratch.

I suoi progetti sono stati selezionati ed esposti presso vari festival in Italia e all'estero, tra i quali NaNo Film Festival, Camera Work — OFF, Star Film Fest, Biennale della Fotografia Femminile, FdCM24, Kuala Lumpur Photo Awards, RIURAU Film Festival, Funzilla EXPO, Folkestone Film Festival, OUTSIDER GARBATELLA FILM FEST e QUEER PANDÉMIA.

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