Experiencing Interruptions?

THE BOY WITH THE LEICA - 60 years of Italy seen through Gianni Berengo Gardin’s eyes

A journey through Italy as photographed by Gianni Berengo Gardin, the so called “Italian Cartier Bresson”, told in his own voice, alongside his daughter Susanna.
An expedition that sets out to rediscover the locations of some of the photographer’s most iconic shots and reveals how Italy has changed along the way, over the last six decades.

  • daniele Cini
    Director
    LA FEBBRE DI GENNARO
  • daniele Cini
    Writer
    LA FEBBRE DI GENNARO
  • TALPA sas di Daniele Cini e C.
    Producer
    LA FEBBRE DI GENNARO
  • GIANNI BERENGO GARDIN
    Key Cast
  • SUSANNA BERENGO GARDIN
    Key Cast
  • Project Title (Original Language):
    IL RAGAZZO CON LA LEICA - 60 anni d'Italia nello sguardo di Gianni Berengo Gardin
  • Project Type:
    Documentary
  • Runtime:
    60 hours
  • Production Budget:
    130,000 EUR
  • Country of Origin:
    Italy
  • Country of Filming:
    Italy
  • Language:
    Italian
  • Shooting Format:
    HQ 4k
  • Aspect Ratio:
    16:9
  • Film Color:
    Color
  • First-time Filmmaker:
    No
  • Student Project:
    No
  • RAI 5

    prima tv
Distribution Information
  • GA&A SRL
    Distributor
    Country: Worldwide
    Rights: All Rights
Director Biography - daniele Cini

CV di DANIELE CINI – Regista e produttore indipendente.
Amministratore Unico della società di produzione Talpa sas costituita nel 1990, insieme a Claudia Pampinella entrata nella società nel 2013.
Diplomato al Centro Sperimentale nel ’78, si dedica principalmente alla regia di documentari, collaborando con programmi tv quali QUARK, PAN, EUREKA, DELTA, MIXER, FLUFF, LA STORIA SIAMO NOI, CORREVA L’ANNO, HISTORY CHANNEL, KILIMANGIARO e GEO. Nella fiction lavora per la serie poliziesca LA SQUADRA e le minifiction MISTERI e ULTIMO MINUTO, ideando, con Carlo Lucarelli, il programma BLU NOTTE. Nel cinema dirige e scrive il film “LAST FOOD” e inoltre produce i cortometraggi ARRIVANO I SANDALI, ZITTITUTTI e LA SIRENA, premiati in diversi festival. Produce e dirige il documentario “Noi che siamo ancora vive”, Globo d’oro 2009 e finalista ai Nastri d'Argento 2010.
Fra gli altri: per Rai 3 “La televisione fra I monti” con Tonino Guerra (1989)
“In Iraq dopo la guerra” con Lucia Annunziata (1991) “Fatti e Fantasmi” con Furio Colombo (1992), per Rai fiction “Sogni.com” (2002), per Rai Expo “Hungry and foolish” (2015) evento di chiusura di Milano Expo 2015.
Con Talpa produzioni produce e dirige “Seconda Patria”, per History Channel (2006) “Bambini Guerrieri” per Rai1 (2013),
Col sostegno di MSF ha realizzato e prodotto “la Febbre di Gennaro” (2020) su Sky, Amazon prime, Apple tv, e altre piattaforme da Minerva Pictures.
Nel 2021 per Rai 5 ha realizzato e prodotto “Il Ragazzo con la Leica”.
Nel 2022 sempre per Rai Cultura (su Rai 5) produce e co-dirige con Claudia Pampinella “Paola Agosti: il mondo in uno scatto”
Nel 2023, per Rai Documentari “Il corpo e il nome” in onda su Rai 3.
Nel 2023, “Guido Harari: l’immagine del suono” sempre per Rai Documentari in onda su Rai 3.
Nel 2024 “Giro di Banda” col sostegno dell’Apulia Film Commission.
Autore dei romanzi “Io, la rivoluzione e il babbo” per Voland Edizioni nel 2004, “Se son rose sfioriranno” per Giunti (2020) e “Anime Gemelle” per Harper & Collins (2022).

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Director Statement

Affrontare un racconto visivo che possa rendere omaggio e aggiungere emozioni al lavoro di un grandissimo fotografo come Gianni Berengo Gardin, significa prima di tutto ascoltarlo, confrontandosi con i suoi suggerimenti.
Un uomo che ha raggiunto i 90 anni continuando a testimoniare, con la stessa passione di quando era giovane, l’immagine del suo tempo, è un’occasione da non lasciarsi scappare.
Anche perché Berengo Gardin è un fotografo molto prolifico e nella sua lunga carriera ha pubblicato più di 250 libri.
Il fulcro della narrazione saranno i luoghi dove Berengo Gardin ha realizzato i suoi scatti, ripresi in modo che siano sovrapponibili allo stesso taglio delle sue fotografie.
Il cambiamento, che si percepirà nel contrasto tra il bianco nero delle foto e il colore della ripresa, nella modifica degli spazi e soprattutto nell’assenza o nella sostituzione dei personaggi, dovrà dare spunto a una serie di racconti che possano spaziare dalla tecnica fotografica al racconto personale, dall’aneddoto curioso alla riflessione sociale.
Il filo che legherà questi racconti può essere poi narrato da una voce esterna (l’io narrante dell’autore) o dallo stesso Berengo Gardin e da sua figlia Susanna che l’accompagnerà durante tutto il viaggio: difficile prevederlo prima.
Molta importanza avrà il paesaggio del nostro bel paese e gli inserti di materiali d’archivio, che aiuteranno a situare nel loro contesto storico i vari momenti di vita quotidiana.
Infine il movimento dato dal viaggio, in treno, in macchina, in vaporetto.
Vorremmo realizzare un documentario che trasmetta il nostro amore per la fotografia, narrato con la tenerezza del rapporto tra un padre e una figlia, ma soprattutto racconti la storia di cinquanta anni d’Italia attraverso lo sguardo di un Maestro che ha saputo coglierla in modo così semplice e straordinario.