Past - Città della scienza

A Bagnoli, la sera del 4 marzo 2013, un incendio doloso ha distrutto l'intero Science Centre della Città della scienza. A distanza di anni, entrare nell'area abbandonata lo dimostra: quell'evento è una ferita ancora aperta. In "Past - Città della scienza" l'obbiettivo fotografico non vuole solo documentare e "bloccare" un luogo già afflitto e granitico, ma trasmettere un'emotività, una logica della sensazione in un luogo dove la realtà appare immobile e silente.

  • Irene Gaeta
    Photographer
  • Matteo Ciotola
    Photographer
  • Genres:
    Landscape, Black & White
  • Country of Origin:
    Italy
  • Student Project:
    No
Artist Biography

Irene Gaeta (Napoli, 29 ottobre 1995) si laurea alla Scuola di Fotografia e Cinema dell’Accademia di Belle Arti di Napoli nel 2018. Durante questi anni si appassiona alla fotografia realizzando alcuni progetti personali e allo stesso tempo lavora come direttore di produzione in ambito cinematografico.

Matteo Ciotola (Napoli, 15 gennaio 1996) si laurea alla Scuola di Fotografia e Cinema dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Comincia a lavorare in ambito cinematografico come sceneggiatore e aiuto regista de “La rivoluzione” (2019), lungometraggio di Joseph Troia in competizione al 31° Galway Film Fleadh (Irlanda), e al 42° Festival di Villerupt (Francia). Nel 2019 è aiuto regista dei lungometraggi italiani “Corsa abusiva” e “Little Star” (entrambi in post-produzione).

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Artist Statement

Più che una testimonianza, questo progetto fotografico è una riflessione sulle condizioni del museo scientifico, dopo anni dall'incendio che distrusse l'intero sito. L’evento è il punto di partenza, il referente fotografico, la cosa necessariamente reale che è stata posta dinanzi l’obbiettivo, senza cui non vi sarebbe fotografia alcuna. La visualizzazione della tesi, invece, è stata affidata alla forma linguistica del bianco e nero con grana. Ripristinare le parti perdute e ritrovare quello che non si vede introducendo spazi neri sporchi, spazi bianchi bruciati, nel contrasto complessivo, fa il vuoto per ritrovare l’intero. Una scelta che aderisce ma insieme trascende la dimensione temporale e spaziale di quel luogo molto complesso dove, inevitabilmente, passato e presente sono lo stesso racconto.

Matteo Ciotola e Irene Gaeta - maggio 2020