Non Poteva Andare Meglio

La pellicola ha lo scopo di rappresentare la capacità quotidiana e costante di lasciarsi affascinare dagli incontri, tanto da perdersi nella fascinazione stessa e nella profondità della propria immaginazione.
La storia si focalizza su una generazione tormentata e confusa, sognante ed a tratti violenta, ironica e romantica che non accetta completamente l'idea del proprio cambiamento.
Pier Orlandi è uno studente "modello" che vive nella periferia di Lovere, appassionato di jazz ed amante del mare più sconfinato, il cui desiderio fisso è quello di diventare un piccolo criminale.
Innamorato da sempre di Mia, fiamma del liceo, è presto condotto sulla cattiva strada, insieme a lui "i Corvi" la sua banda di delinquenti formata da Cassandra, Lima, Battista, Serse e Annarella, ex compagni del liceo musicale ed amici per la vita.
Lo spettatore è guidato proprio dalle parole e dai pensieri di Pier che finisce per concedersi in lunghi racconti ad una barista fin troppo curiosa, partendo dai momenti più cruciali di una gioventù cruda e confusa fino ad una triste riflessione sulla vecchiaia, il tutto unito alla funesta ricerca del suo nemico giurato che andava trovato ed ucciso; “il Rospo”.
Pier, accompagnato dai fedeli compagni di adolescenza vagherà in lungo e in largo, dalla cella alla libertà, per mari sconfinati e bianche cime, dagli angoli più remoti del suo cervello a quelli più scomodi del suo cuore con lo scopo di rintracciare ed eliminare il Rospo, causa apparente della sua angosciante adolescenza, delle sue ossessioni e dei suoi traumi, il tutto cosciente che la realtà, a volte, è la finzione migliore.
Centrale nel film il tema del doppio, il mare e il jazz … poi, un finale inaspettato.