Melior de Cinere Surgo- Rinasco dalle ceneri ancor più bella
Leonardo è un giornalista televisivo che pur essendo nato a Catania, si sente romano, o almeno così crede.
Da bambino la fierezza di appartenere alla “Capitale” l’ha sempre rivendicata con orgoglio e spesso, quando qualcuno metteva in dubbio la sua “romanità” quasi ci rimaneva male. Crescendo ovviamente le cose sono cambiate, l'autocompiacimento
del bambino si è affievolito, ma non è mai riuscito a trovare un giusto compromesso tra l’essere romano e l’essere catanese ed ha finito con lo sviluppare una certa indifferenza per la sua identità. Negli anni questo essere “di nessun luogo” ha preso il
sopravvento, ed oggi, nel bel mezzo dei suoi quarant’anni si sente perfettamente a suo agio. Quando si trova a Catania è romano, quando si trova a Roma è catanese…il problema è quando si trova con se stesso: lui chi è?
Questa volta, il suo lavoro lo porta a Catania. Il servizio che dovrà girare riguarda la festa di Sant’Agata. Una festa di origine religiosa che però coinvolge in maniera viscerale le tradizioni e le origini dei catanesi sotto molti punti di vista. La città si prepara per giorni, per mesi, a questo evento, e l’orgoglio dei cittadini non deriva
soltanto da una base religiosa ma da un modo di essere.
I ricordi legati a questo evento di cui ha sempre sentito parlare da suo padre, da suo zio, da tutta quella parte della famiglia che partecipa con entusiasmo e devozione a questa grande festa, lo hanno sempre visto “marginale” in questa circostanza, la sua
“romanità” non lo ha mai portato a spingersi oltre.
Una parte di lui, quella in cui scorre il sangue siculo, si sente un po’ in colpa per questa mancanza, l’altra parte invece, quella romana, lo riporta a pensare al suo lavoro e a non ascoltare troppo le emozioni del momento.
Durante il volo pensa al servizio che deve realizzare, alla festa di Sant’Agata, alle riprese, alle interviste da fare, all’Etna, al terremoto che ha sconvolto il Natale, alle persone che scelgono di vivere in Sicilia e accanto ad un vulcano che fa parte della loro terra… una terra che trova sempre il giusto connubio tra il sacro e il profano, un po’ come fa lui.
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Antonio CostantinoDirector
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Noa PalottoWriter
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Antonio CostantinoWriter
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Fregene per Fellini-Marco SaniProducer
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Antonio CostantinoProducer
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Plinio MilazzoKey Cast"Leonardo"https://www.imdb.com/name/nm1280451/
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Fabio CostanzoKey Cast"Fabio""Il Commissario Montalbano"
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Project Type:Documentary, Feature, Other
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Runtime:51 minutes 50 seconds
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Completion Date:June 15, 2019
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Production Budget:30,000 EUR
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Country of Origin:Italy
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Country of Filming:Italy
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Language:Italian
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Shooting Format:Digital HD
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Aspect Ratio:Cinemascope
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Film Color:Color
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First-time Filmmaker:Yes
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Student Project:No
Antonio Costantino si diploma all’Istituto di Stato per la Cinematografia e la Tv di Roma nel 1994. Inizia subito la sua esperienza nel mondo del cinema e della fiction lavorando fino al 2004 dapprima come aiuto ed assistente e successivamente come Operatore di Ripresa. Negli anni successivi intraprende una carriera autonoma creando in Italia ed all’estero progetti audiovisivi per aziende private.
Contemporaneamente inizia il lavoro da filmmaker per produzioni televisive e realizza alcuni progetti da lui ideati e distribuiti. “Melior de Cinere Surgo” è un docufilm da lui ideato e scritto. Co prodotto insieme alla casa di produzione cinematografica “Fregene per Fellini” di Marco Sani.
“Sono nato a Catania ma vivo a Roma da sempre e questo docufilm è la summa dell’attaccamento innato che ho per la città. Il personaggio interpretato da Plinio Milazzo (Leonardo) non è altri che la proiezione di ció che è accaduto nei miei 44 anni di vita. E questa la mia “lettera d’amore” (in immagini) alla terra che mi ha visto nascere e che ha visto nascere i miei genitori ed ancor prima i miei nonni.
Il film prende spunto dal racconto di un popolo, quello siciliano, (che altro non è che uno spaccato di noi italiani) che ha subito il terremoto del dicembre 2018 e del coraggio e la forza dei cittadini di ”rimboccarsi le maniche” e, cito le parole di Giusy (una farmacista), : “ Situazioni del genere danno la POSSIBILITÀ di ricominciare tutto da capo...una nuova vita” (asserisce). La stessa tenacia che tanti catanesi dimostrano ogni giorno affrontando le enormi difficoltà sociali ed economiche. E poi il racconto di "Mamma Etna"... la montagna raccontata da chi la vive, la rispetta la studia ed ama ogni giorno. C’è la festa Sant’Agata ...vista da una prospettiva assai diversa. Non si accenna a politica o polemiche....è uno spaccato di orgoglio siciliano..di più ...di orgoglio tipico del popolo italiano che è capace di "risorgere” sempre nei momenti di difficoltà come pochi altri al mondo. Se solo fossimo capaci di mettere tale energia anche in tempi e situazioni non critiche saremmo una grande nazione ed un grande popolo!!!