Private Project

Man-therapy

Paolo and Serena are two disabled guys who establish a beautiful friendship. The story is set after the lockdown due to the covid-19.
With Paolo and Serena we witness the importance of human relationship and contact as an instrument and means of transformation and care. Carefully, in their reality they practice Judo and through the bodily experimentation of their limits, their vulnerabilities, their differences, they slowly open up to the world, to society, to life. Taken from a true story, Paolo and Serena are two of the many disabled children who, within the Associazione Orizzonte Onlus, have experienced the discomfort of being suddenly locked in the house without having the real knowledge of "why" this happened. Paolo and Serena represent two of the many families who have experienced the difficulty of isolation, the exasperation of pathologies, the need to strive to find alternative ways ... and to find the only common denominator in Man-therapy. The resource. The key. The hope.

  • Michelina Mattoscio
    Director
  • Giulia Di Sipio
    Writer
  • Stefano Marcheggiani
    Producer
  • Mariangela Cirmignani
    Key Cast
    "Serena"
  • Guerino De Luca
    Key Cast
    "Paolo"
  • Project Title (Original Language):
    Uomoterapia
  • Project Type:
    Documentary
  • Runtime:
    14 minutes 11 seconds
  • Completion Date:
    June 12, 2020
  • Production Budget:
    4,880 EUR
  • Country of Origin:
    Italy
  • Country of Filming:
    Italy
  • Language:
    Italian
  • Shooting Format:
    2.39:1
  • Aspect Ratio:
    16:9
  • Film Color:
    Color
  • First-time Filmmaker:
    Yes
  • Student Project:
    No
Director Biography - Michelina Mattoscio

Michelina (detta Michela) Mattoscio nasce a Gessopalena (CH) il 2 marzo 1958. L’8 febbraio 1984 partorisce a Francavilla al Mare (CH) Amedeo, uno splendido bimbo affetto da una sindrome autistica. Michela è giovane e Amedeo è il suo primo figlio.
Michela è determinata, combattiva, forte, ma il contesto in cui vive (sociale e culturale) più volte la mette a dura prova. L’isolamento, il dover stare in casa, la sensazione di impotenza, la paura di non farcela, l’ansia generata da qualcosa che per lei era ancora sconosciuto... sono solo alcune delle emozioni che Michela deve gestire e rielaborare. Lo deve a sé stessa. Lo deve ad Amedeo. Lo deve agli altri suoi tre figli che nel frattempo arrivano a regalarle gioia e speranza.
Nel 1992, dopo l’ennesimo rifiuto da parte di un istituto di tenere Amedeo per dei laboratori ricreativi, Michela decide, esausta e scoraggiata dalle istituzioni, di fondare l’Associazione Orizzonte Onlus per ragazzi disabili e poco integrati nel tessuto sociale. È l’inizio di un sogno, ma anche di una concreta e tangibile realtà. Sorta a Francavilla al Mare, una piccolissima cittadina abruzzese, Orizzonte oggi provvede con i suoi volontari, i ragazzi del servizio civile, i familiari dei suoi utenti… ad ospitare dalle 8:30 alle 19:00, tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, 50 ragazzi disabili per offrire loro occasioni di svago, di socializzazione, di formazione, di intrattenimento, di lavoro sulle potenzialità residue per il raggiungimento di una maggior autonomia.
L’Associazione si pone come una piccola grande famiglia che vive nel territorio, che ha creato una rete di relazioni sane con le istituzioni e gli enti per favorire la diffusione e i servizi ai diversamente abili e che modella la sua proposta al contesto in cui opera e alle esigenze quotidiane delle persone con cui lavora.
Michela con assertività e amore coordina le diverse iniziative promuovendo attivamente sempre nuove occasioni di stimolo e di crescita: per ciascun utente, ciascun operatore, per l’intero contesto.
A racchiuderne l’essenza i ragazzi scrivono la canzone Orizzonte, musicata da Simone Pavone, sigla delle loro attività e del cortometraggio stesso.
Tra le diverse proposte, fin dal principio, il Teatro è considerato un laboratorio dalle grandi peculiarità: i ragazzi, guidati da Michela e dagli altri operatori attraverso i copioni, la recitazione… sperimentano la distinzione tra realtà e finzione, l’importanza del lavoro di gruppo, la bellezza del fare qualcosa insieme, la potenza del motto “l’unione fa la forza”.
In questo contesto Michela nasce e si sperimenta come regista. Organizza rassegne teatrali sul territorio, realizza piccoli video… fino a raggiungere la Biennale di Venezia dove decide di presentare una delle sue opere più ambiziose: un piccolo cortometraggio che racchiude il senso della sua vita: l’Uomoterapia.
Chiara Meucci, figlia minore di Michelina Mattoscio, insieme alla madre, negli anni, per trasformare il suo disagio e la sua relazione con Amedeo, suo fratello, Judoka fin dall’infanzia, ha creato un altro meraviglioso progetto all’interno dell’Associazione Orizzonte Onlus prima e della C.M. Fight Academy poi… l’insegnamento del Judo ai ragazzi diversamente abili. Grazie alla disciplina, al rigore, alla serietà… richiesta dalle arti marziali; all’importanza dello sport nello sviluppo di un equilibrio psicofisico della persona; alla professionalità di Chiara e dei suoi collaboratori, la Judoterapia in poco tempo diventa uno strumento e un’opportunità attraverso la quale gli utenti di Orizzonte entrano in contatto tra loro e con loro stessi. Attraverso gli incontri, gli abbracci delle posizioni di difesa e di attacco, i ragazzi vengono guidati a sperimentare l’importanza del concetto di limite, di confine, di rispetto… Con l’organizzazione di vere e proprie gare, di tornei… si creano occasioni di scambio, di incontro, di scontro, di trasformazione del disagio in risorsa.
Grazie agli allenamenti, alle difficoltà quotidiane, alle sconfitte, alle trasferte… i ragazzi e le loro famiglie escono dalle loro case, incontrano altri genitori, altri fratelli, altre sorelle… condividono momenti, dolori, gioie, soddisfazioni, problematiche…superano la diffidenza, il distanziamento sociale… in una parola: vivono!
…ed è questa l’essenza dell’Uomoterapia.

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