Invisible Violence
The short film, produced in Verona, represents the devastating consequences of psychological violence. Psychological violence, in fact, is much more dangerous than the physical one and, consequently, hardly recognizable. As Franca Consorte explains in her interview, "it causes much more damage than the physical one as the victim denies what is really happening to her ”.
The protagonist of the short film is Giovanna, a married woman with children who is facing years of abuse by her husband. Giovanna is a woman who apparently has a normal existence and a good job. Her behavior changes when her husband returns to home. Giovanna is worried, she is anxiously waiting for her husband. She is afraid of everything because everything she does is wrong according to her husband. In those minutes she re-examines her experience and her condition: a moment that represents a point of no return and the beginning of a new life.
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Alessia BottoneDirector
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Michele VelludoDirector
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Alessia BottoneWriter
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Marianna BellamoliProducer
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Rita ColantonioKey Cast"Giovanna"
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Filippo MendittoKey Cast"Filippo"
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Project Title (Original Language):Violenza invisibile
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Project Type:Short
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Runtime:17 minutes 49 seconds
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Completion Date:November 27, 2019
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Production Budget:14,000 EUR
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Country of Filming:Italy
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Language:Italian
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Shooting Format:Digital
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Aspect Ratio:16:9
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Film Color:Color
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First-time Filmmaker:No
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Student Project:No
Classe 1985. Laureata in Istituzioni e Politiche per la Pace e i Diritti Umani.
Regista, sceneggiatrice e giornalista
Vincitrice del Premio Giornalistico "Claudia Basso" con l'inchiesta "Pfas: a che punto siamo?".
Vincitrice del Premio Giornalistico "Alessandra Bisceglia" per la comunicazione sociale-Edizione 2017. Titolo articolo: "La malattia che ferma le lancette".
Vincitrice del Premio Giornalistico "Massimiliano Goattin" Edizione 2017 per la realizzazione del video documentario intitolato: "Vorrei ma non posso: quando le barriere architettoniche limitano i sogni.
Finalista del Premio Zavattini per la realizzazione di progetti di riusco creativo del cinema d'archivio.
Finalista del Premio Luzzati per cortometraggi.
Giornalista pubblicista iscritta all'Ordine dei Giornalisti del Veneto.
Ha collaborato con Vero Salute, Verona News, Superando.it, TV2000.
Nel 2017 si occupa della regia, sceneggiatura e ideazione del documentario "Vorrei ma non posso: quando le barriere architettoniche limitano i sogni", "Ritratti in controluce. Cecità, stereotipi e successi a confronto", di "Ieri come oggi" dedicato alle politiche di conciliazione lavoro- famiglia e "Violenza invisibile" dedicato alla violenza psicologica sulle donne.
Il 2019 vedrà l'uscita del suo nuovo cortometraggio a base di archivio intitolato "La Napoli di mio padre".
Autrice di "Amore ai tempi dello stage", Galassia Arte 2013, e "Papà mi presti i soldi che devo lavorare?", Feltrinelli,2014.
Nel 2017 consegue il Master in Sceneggiatura Carlo Mazzacurati - Università degli Studi di Padova.