IO SONO ALBERO

Nel corso del corrente anno scolastico sono state affrontate, con la classe 1A (settore artistico) dell'I.I.S. "Damiani Almeyda - Crispi" di Palermo, tematiche di educazione ambientale al fine di sviluppare una adeguata sensibilità nei confronti del patrimonio culturale e naturalistico, del rispetto dell’ambiente, del benessere personale e collettivo e della sostenibilità.

Accogliendo, nel contempo, l’invito di alcuni privati cittadini residenti in via P.pe di Granatelli che ne lamentavano lo stato di degrado, gli allievi hanno realizzato per questo luogo numerosi elaborati grafici e pittorici sul tema del “GIARDINO INCANTATO” e una video performance dal titolo “IO SONO ALBERO”.

Tutti gli elaborati saranno esposti in una mostra didattica giorno 1 giugno 2023 nella Piazzetta di via P.pe di Granatelli, nei pressi di via Ruggero Settimo, che intanto è stata di recente recuperata e riqualificata e resa fruibile grazie anche ad eventi culturali e manifestazioni artistiche.

Ma cosa vuol dire educare al “bello”, che di per sé è un concetto mutevole e soggettivo? Convinti che lo scrittore F. Dostoevskij avesse ragione, educare alla bellezza per noi significa abituarci ad essere curiosi ed aperti, significa anche essere disponibili ed accoglienti, essere pronti a stupirsi e meravigliarsi.
Educare al bello significa quindi educare all’ascolto, all’attenzione, all’osservazione e alla consapevolezza che tutto ciò che ci circonda è qualcosa di diverso da noi stessi, che ci arricchisce, ci completa e ci fa crescere.
Significa coinvolgere gli allievi a migliorare il loro spirito critico e suscitare in essi la voglia di rispettare, tutelare ed amare ciò che ancora di bello esiste o resiste nella nostra realtà quotidiana. Spesso nella società frenetica in cui viviamo si è persa l’abitudine ad osservare, a riflettere e ad ascoltare le nostre emozioni.

Inevitabile quindi la scelta di realizzare disegni sul tema de “Il Giardino Incantato”? Il giardino rappresenta, nelle arti pittoriche come nella letteratura, una dimensione separata dalla realtà quotidiana, uno spazio a misura d’uomo, un luogo di pace e di riposo.

L’etimologia della parola moderna deriva dal francese “jardin” “luogo chiuso” a sua volta derivato dalla radice indo germanica “gart o hart”, che significa “cingere, circondare”. Oppure, ancora più lontano nel tempo, dall’espressione ebraica “Giardino in Eden” con “eden” di probabile origine accadica o sumerica, che significa “giardino, terra fertile e naturalmente irrigata” successivamente passata ad indicare il Paradiso Terrestre.

Il giardino, quindi, ha origini che si perdono nella notte dei tempi e nascono dal bisogno innato dell’essere umano di avere un contatto diretto con la natura.

Infine il tema dell’Albero: fin dai tempi antichi, simboleggia la figura del saggio ed è metafora di virtù positive. Ha le radici nella terra e la chioma nel cielo, si rigenera grazie all'energia che circola tra questi due elementi. E' quindi una specie di ponte tra il cielo e la terra, tra lo Yang e lo Yin. Inoltre quando raffiguriamo un albero spesso rappresentiamo noi stessi, la nostra personalità, il nostro io, il rapporto con la nostra interiorità.

Al video è stata attribuita una Menzione Speciale ad "Artists for Plants", call internazionale finalizzata a sensibilizzare sul ruolo delle piante e del mondo vegetale per la sopravvivenza del pianeta, ottobre 2023.