Hya Wa Nawà: Un Cortometraggio AI di Camillo Spoto (2025)
Un pittore tormentato, consumato dalla solitudine e dalla disperazione, si immerge completamente nella sua arte. Ogni pennellata riflette le sue battaglie interiori, racchiudendo la sua sofferenza sulla tela.
L’arrivo inaspettato della sua compagna, profondamente preoccupata per il suo stato, dà vita a un confronto tumultuoso. Lei cerca di risvegliare in lui il desiderio di cambiamento, ma il pittore si aggrappa ostinatamente alla sua ossessione artistica.
Dopo la sua partenza, un vuoto profondo lo spinge a un’intensa introspezione. Un dipinto di una farfalla, fragile ma piena di speranza, diventa un simbolo di trasformazione. Guidato da una figura misteriosa che agisce nell’ombra, il pittore si risveglia in una foresta che appare diversa, avvolta in una luce fredda e irreale.
Una sfera luminosa lo conduce a confrontarsi con una figura oscura, una manifestazione delle sue ombre interiori. Attraverso una serie di enigmi e momenti di profonda riflessione, comprende la necessità di rinascere e affrontare il proprio dolore.
Il viaggio culmina in un incontro profondo con la sua anima, rivelando una nuova consapevolezza: la trasformazione è possibile, ma richiede il coraggio di accettare il cambiamento. Con un rinnovato senso di scopo, il pittore si mette in cammino verso la rinascita, lasciandosi alle spalle le ombre del passato.
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Camillo SpotoRegia
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Camillo SpotoSceneggiatura
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Camillo SpotoProduttore
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Gionata Di PaolaProduttore Esecutivo
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Angelo BuscagliaDirettore Artistico
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Camillo CampisiDirettore Artistico
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Giovanni Di LetoAssistente Di Produzione
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Giuseppe SpotoSupervisione Del Suono
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Project Type:Animation, Experimental, Short
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Genres:Symbolic Drama, Magical Realism, Philosophical Drama, Surreal
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Runtime:23 minutes 14 seconds
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Completion Date:January 13, 2025
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Country of Origin:Italy
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Country of Filming:Italy
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Language:English
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Shooting Format:The short film is AI-made
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Aspect Ratio:16:9
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Film Color:Color
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First-time Filmmaker:No
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Student Project:No
Nato ad Agrigento, in Sicilia, la mia vita è stata da sempre plasmata da una profonda passione per la scrittura e il cinema.
Fin da giovane, sono stato affascinato dall'arte del raccontare storie, una passione che mi ha portato a intraprendere gli studi presso l'Università di Bologna, dove mi sono laureato in DAMS (Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo). Ho poi affinato le mie competenze attraverso corsi specializzati e accademie di regia e sceneggiatura.
Negli anni ho scritto numerose sceneggiature e contribuito alla realizzazione di cortometraggi, sviluppando costantemente le mie capacità narrative all'interno del linguaggio cinematografico.
Nel corso della mia carriera, ho avuto il privilegio di lavorare in vari paesi europei – Regno Unito, Malta, Paesi Bassi e Germania – ampliando così la mia prospettiva artistica e confrontandomi con diverse culture cinematografiche.
Oltre al mio percorso cinematografico, sono il fondatore di Dea Vision, un’azienda che unisce creatività e intelligenza artificiale per realizzare film innovativi.
Attraverso Dea Vision, sfruttiamo il potere dell’intelligenza artificiale per spingere i confini della narrazione, producendo opere che combinano tecnologie all’avanguardia con una profonda espressione artistica.
Parallelamente, ho contribuito alla creazione di cortometraggi e documentari, cercando sempre di fondere le più recenti innovazioni tecnologiche con le tecniche tradizionali del cinema.
Accanto alla mia attività di filmmaker, lavoro come digital marketer e storyteller, coniugando creatività e pensiero strategico per creare narrazioni avvincenti destinate a brand e pubblico.
Sono anche un praticante di Atma Kriya Yoga, una disciplina che nutre il mio equilibrio interiore e alimenta la mia energia creativa.
La mia carriera e il mio percorso personale sono costantemente guidati dalla passione per l’esplorazione di nuovi orizzonti artistici e spirituali, con l’obiettivo di innovare e ampliare i confini del racconto.
Hya Wa Nawà rappresenta per me un viaggio iniziatico e trasformativo, un percorso di andata e ritorno, un cammino verso la scoperta di sé.
Ho concepito quest’opera come un dipinto vivente, in costante evoluzione, dove ogni elemento visivo e sonoro si intreccia per creare un’atmosfera mutevole, quasi ipnotica, che guida lo spettatore in una dimensione onirica e profonda.
Ho curato personalmente ogni aspetto della sua realizzazione, dalla scrittura alla regia, fino al montaggio, con l’obiettivo di rendere ogni dettaglio una riflessione autentica della mia visione più intima.
Ogni scelta è stata motivata dal desiderio di esprimere, senza filtri, il cuore di questa esperienza sensoriale. Per l’aspetto visivo, ho utilizzato potenti strumenti di intelligenza artificiale come Midjourney, Lumalabs Dream Machine, Kling, Hailuo e Hedra.
Grazie a queste tecnologie innovative, ho potuto esplorare paesaggi ed emozioni visive che trascendono i confini degli strumenti cinematografici tradizionali, immergendomi in una realtà parallela capace di amplificare l’impatto emotivo del film.
La possibilità di plasmare mondi che esistono solo nella mente è stata fondamentale per dare vita a questa visione. La colonna sonora rappresenta un altro elemento centrale dell’opera. Ogni traccia è stata scelta con estrema cura, poiché ogni brano rappresenta una tappa del viaggio interiore del protagonista: il Pittore, che, in realtà, rappresenta ciascuno di noi.
La musica si fonde perfettamente con il sound design, trasportando lo spettatore in un mondo di sensazioni intime e profonde, da percepire in ogni fibra dell’esperienza visiva.
Hya Wa Nawà è un progetto nato dal cuore, un’opera in cui ho riversato una parte di me stesso. Il mio più grande desiderio è che chiunque lo guardi si senta chiamato a intraprendere il proprio viaggio interiore, avventurandosi in un’esperienza personale di trasformazione.
Che lo spettatore si lasci avvolgere dalle immagini e dai suoni, per “perdersi e ritrovare la propria casa,” scoprendo lungo il cammino un’esperienza unica e intima che risuoni profondamente con la propria anima.