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C'era una volta il Cinema Azzurro Scipioni (versione 4')

  • Lorenzo Negri
    Director
  • Lorenzo Negri
    Writer
  • Lorenzo Negri
    Producer
  • Project Type:
    Documentary
  • Runtime:
    4 minutes
  • Country of Origin:
    Italy
  • Shooting Format:
    Digital
  • Aspect Ratio:
    16:9
  • Film Color:
    Color
  • First-time Filmmaker:
    No
  • Student Project:
    No
Director Biography - Lorenzo Negri

Lorenzo Negri (Roma, 1967) è un regista emergente che ha iniziato come attore nel film “Quartiere” di Silvano Agosti, nominato al Leone d’oro nel 1987. In seguito è stato assistente operatore di Agosti A.I.C. in altri sei film. Dal 1994 al 2006, ha vissuto in Canada, dove ha lavorato come Focus Puller I.A.T.S.E., poi come operatore IMAX e infine come D.O.P. In quel periodo ha affinato le sue capacità tecniche, diretto alcuni corti e segmenti televisivi per “Il Paese delle Meraviglie” di RAI 2. Nel 2022 il Rome Film Fest ha presentato il suo docufilm “C’era una volta il Cinema Azzurro Scipioni”.

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Director Statement

La storia dell'Azzurro Scipioni ha un aspetto leggendario e fiabesco in cui i VIP non camminano su tappeti rossi. Per dirla alla Marquez, ho voluto restituire alla narrazione il realismo magico e autentico di quei momenti che hanno segnato la vita di questo singolare cinema. Questa chiave interpretativa mi ha aiutato a navigare tra le centinaia di ore dei miei materiali di repertorio. Dunque ho scelto una narrazione su diversi piani temporali che si alternano e si intrecciano secondo dei temi generati dalla forza aggregante di diverse sequenze, che è praticamente fisiologica. Anche le immagini si prestano stilisticamente a questa scelta perché i materiali d’archivio documentano l’evoluzione dei supporti analogici fino al digitale, dall’Umatic al Betacam dal Video Hi8 al MiniDV fino al FullHD e per ultimo il 4K.

In una scena tagliata Giuliano Montaldo dice ad Agosti che un bravo regista deve saper recitare per parlare con gli attori e aggiunge: “Allora immaginiamo un film con interpreti dei registi come Maselli, Agosti, Moretti o Verdone, che conoscono bene il gioco di a-me-gli-occhi!”. Di questo concetto ne ho fatto un canone sfruttando la forza espressiva dei registi che qui sono loro i personaggi in scena. In senso narrativo l’intreccio è costruito sull’associazione di idee e di temi ricorrenti come il concetto di Autore di Cinema (così caro ad Agosti), del cinema come mezzo di ricerca e di introspezione, l’impatto della rivoluzione digitale sui cinematografi e sul linguaggio cinematografico, e la visione dei capolavori restaurati in un contesto museale.

Ho cercato di visualizzare la singolarità del Cinema Azzurro, della sua vita, attraverso elementi iconici come la cabina di proiezione, le bobine, la moviola e la cinepresa esposte nella sala Chaplin, ma anche l’arrivo del regista tanto atteso, il cui volto è ulteriore rimando alle note immagini dei suoi film. Con C’era una volta il Cinema Azzurro Scipioni il mio intento è quello di ricordare una sensazione a chi è entrato in una sala almeno una volta nella sua vita, e cioè quella piccola stretta che prende al cuore quando la luce si spegne e il film comincia.